Le infiltrazioni malavitose nell’economia della nostra regione, sono state esaminate dall’università di Padova. Nella città del Santo hanno studiato 700 società di capitali i cui amministratori e soci di riferimento sono stati condannati nell’ultimo decennio almeno in primo grado per associazione mafiosa. Si sono scoperte cose assai curiose. In primis, che meno di un sesto delle imprese coinvolte aveva sede legale in Veneto (sulle 109 di tutto il nord est). Un fatto importante venuto alla luce è che quando un’azienda con le caratteristiche di infiltrazioni mafiose viene espulsa dal mercato, le altre di quel settore e di quell’area geografica, registrano un netto miglioramento. Una conferma che è meglio prevenire prima che il fenomeno si radichi sul territorio. Un plauso dall’università è andato al prefetto di Verona Salvatore Mulas che ha fatto in pochi mesi, dieci interdittive. Significa che se le mafie agiscono con un freno sul tessuto economico regionale, le disposizioni prefettizie delle sospettate, salvano e garantiscono il territorio. Come sempre è meglio prevenire prima che arrivi il cancro.