LA PETRILLO CONTRATTACCA CAUSA ALL’ULSS PER DANNI

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Piovono accuse a grappoli sulla testa dell’assistente sanitaria Emanuela Petrillo, da lunedì di nuovo in servizio ma negli uffici dello Spisal alle Madonnine. Dopo Treviso anche la Procura di Udine ha chiuso le indagini sul caso delle cosiddette vaccinazioni fantasma. Ma Petrillo, assistita dall’avvocato Paolo Salandin, passa al contrattacco. Pronta una causa civile nei confronti dell’Usl e del direttore generale Francesco Benazzi, in richiesta di danni morali ed esistenziali, ma non solo, per diffamazione. Il pm di Udine Claudia Danelon ha contestato l’accusa di omissione in atti d’ufficio e false certificazioni a Petrillo che non ha ancora ricevuto il secondo avviso di garanzia. Le stesse accuse mosse dalla Procura di Treviso che, però, ipotizza anche il peculato. Nel frattempo sul l’avvocato Paolo Sal­andin, dopo la Pec inviata il 23 aprile, annuncia che è imminente l’avvio dell’azione civile nei confronti dell’Usl 2 di Treviso responsabile di una «campagna non solo denigratoria, ma accusando la mia cliente in modo incauto e inopportuno». La Petrillo, attraverso il legale, vuole chiedere conto all’azienda sanitaria diretta da Francesco Benazzi il motitivo di «una campagna accusatoria, condotta in maniera assolutamente immotivata per cui, in assenza di indagini da parte della magistratura e anzi di fronte all’archiviazione della precedente inchiesta sugli stessi fatti, Emanuela Petrillo è stata descritta e presentata all’opinione pubblica come già colpevole».

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