Dopo la condanna al capotreno che ha fatto scendere il passeggero senza biglietto, il governatore del Veneto Luca Zaia esprime oggi «piena e totale solidarietà al capotreno coinvolto in una vicenda incomprensibile per la gente comune, e a tutti i lavoratori delle Ferrovie dello Stato, costretti a fronteggiare sempre più difficoltà per il solo fatto di compiere il loro dovere. Fatta questa doverosa premessa invito tutti, a cominciare dal legislatore, a chiedersi quali siano le cause reali che portano a certe situazioni».Sul capotreno incombe anche un procedimento per abuso d’ufficio, per aver fatto scendere dal treno il passeggero. «Il fatto che il viaggiatore in questione sia straniero o italiano, bianco o di colore – aggiunge Zaia – non ha alcuna rilevanza. Ha rilevanza che di fatto viaggiava senza aver pagato od obliterato correttamente il biglietto. La vera questione da affrontare sono le leggi colabrodo vigenti in questo Paese, che in una intera legislatura il Parlamento non ha saputo modificare nella direzione della difesa della legalità invece che di un malinteso garantismo per chi non rispetta le regole del vivere civile».