Finalmente gli imprenditori della nostra Regione sono rappresentati da un industriale senza peli sulla lingua. Enrico Carraro, figlio del mitico Mario, guida il colosso che porta il suo nome di Campodarsego in provincia di Padova, esce allo scoperto in modo chiaro contro il governo. Una bocciatura senza se e senza ma. Enrico Carraro parte dalla legge di stabilità per dire al presidente Conte e ai membri del governo giallorosso che gli industriali veneti che rappresenta sono fermamente contrari all’introduzione di nuove norme di imposizione sociale. Carraro spara poi a zero su tre provvedimenti ottenuti nella legge che comportano gravi danni al mondo imprenditoriale nazionale già fortemente in crisi. Plastic tax, sugar tax e tassazione delle auto aziendali. Non contento, Enrico Carraro ha preso carta e penna, ha scritto ha tutti i parlamentari veneti, dicendo in parole povere, di darsi una mossa prima che l’Italia finisca nel definitivo precipizio. Chiede che tutti quelli che possono, e quelli che non, individuino strategie alternative a lungo termine in accordo col sistema produttivo. Serve, noi lo scriviamo da anni, un rilancio e un aiuto alle aziende, un ritorno alla produzione, nuove assunzioni, e un taglio drastico alle tasse unito ad incentivi. Basta assistenzialismo e redditi di cittadinanza vari. Come si è visto non servono a nulla.