Con le macerie cristallizzate, e una temperatura finalmente accettabile, i vigili del fuoco sono entrati nell’ammasso di materiali bruciati e detriti che era, fino a sabato, un negozio, per iniziare una sorta di inventario del materiale presente al momento della scintilla fatale. Perché se non è stata un’azione dolosa, allora significa che all’interno del magazzino Unieuro è scaturito un cortocircuito da una lavatrice, un pc, un televisore o un tablet: trovare il “colpevole” è in questo momento la missione degli investigatori, ma ci vorranno, presumibilmente, settimane, per farsi strada nella giungla di materiale combusto. «Stiamo indagando con il nostro nucleo investigativo per conto della Procura», dichiara il comandante dei vigili del fuoco di Treviso, Nicola Micele, «dobbiamo risalire all’origine dell’incendio incrociando immagini e testimonianze». Nel frattempo l’intera area è stata transennata. «Non dimentichiamo che tutti gli altri negozi del Parco Stella restano aperti», spiega l’amministratore , Mirco Sari. Ci si interroga, semmai, sulle cause di quanto accaduto, «E’ emerso che è stato tutto accidentale», conclude Polo.