Il coordinatore della commissione ambiente e salute della Regione del Veneto Nicola Dell’Acqua comunica che, nel corso dell’ultima riunione, sono stati affrontati alcuni aspetti relativi a sostanze emergenti e/o persistenti e ai relativi sistemi di trattamento per abbatterle. Dal momento che sono pochissime le Regioni che si stanno muovendo in questo campo, al fine di non sottovalutare alcun aspetto, la Regione del Veneto ritiene, dunque, necessario procedere ad un accurato approfondimento scientifico. “È inutile mettere la testa sotto la sabbia, – dichiara il presidente Luca Zaia – dobbiamo procedere a tutti gli approfondimenti necessari, consapevoli che, nel caso in cui venissero riscontrati nuovi inquinanti, bisognerà affrontare il tema”. Nello specifico, la commissione ambiente e salute ha richiesto all’Agenzia regionale ARPAV una relazione ambientale. Gli approfondimenti riguardano la verifica della possibile presenza di diversi microinquinanti, in particolare fitofarmaci e sostanze organiche persistenti, tra i quali: nuove sostanze perfluorurate (oltre a c6O4 e GenX), in particolare il nuovo Adona (sostituto del PFOA); diversi fitofarmaci (Cipermetrina, Chinossixifen, Aclonifen, Bifenox, e Eptacloro, Etofumesate, Flufenacet, Penconazolo, ecc.); glifosato; la DACT un metabolita degli erbicidi triazinici; residui di prodotti ritardanti di fiamma (Polibromo difenileteri o Difenileteri bromurati, meglio noti come PBDE). Ricordiamo che, a oggi, la Regione Veneto è l’unica in Italia ad aver avviato una serie di iniziative, ad esempio, per l’abbattimento della presenza di sostanze emergenti e/o persistenti e dei sistemi di trattamento per abbatterle. “Solo cercando nell’ambiente queste molecole persistenti – conclude il direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio – possiamo impostare eventuali misure per ridurne, per quanto possibile, la diffusione nell’ambiente. Il compito della commissione è quello di approfondire tutti i possibili sistemi di abbattimento più innovativi, un tempo impensabili con le normali tecnologie, cercando di comprenderne la valenza e far capire il valore in termini di tutela dell’ambiente e di tutto ciò che da esso deriva”.