Si è conclusa con una straordinaria partecipazione di pubblico la prima parte delle iniziative di “Fiera e Festival delle Foreste – BosterNordEst”, giunta alla terza edizione. Complice il bel tempo, sono state superate le più rosee aspettative con oltre 5000 presenze: moltissimi gli operatori del settore richiamati sul Pian del Cansiglio in questi tre giorni di manifestazione, ma anche molti curiosi che hanno approfittato della splendida location e delle giornate di sole per trascorrere una giornata nel cuore delle foreste del Veneto, visitando una fiera assolutamente unica nel panorama nazionale e internazionale.
Un risultato importante per un’edizione che simboleggia la ripresa dell’attività fieristica in presenza e che è anche importante perché per la prima volta Longarone Fiere Dolomiti sceglie di delocalizzare la manifestazione al di fuori degli spazi fieristici di Longarone e coinvolge il territorio del Cansiglio, portando quindi la Fiera delle Foreste in mezzo alle foreste. Un’edizione innovativa e per certi versi più moderna e proiettata al futuro che ha visto la collaborazione di Veneto Agricoltura, della Regione Aut. FVG, di partner internazionali e della BICE.
«Grande soddisfazione per aver ottenuto il coinvolgimento di tutti gli enti locali, regionali, nazionali ed europei che si occupano di foreste e di grandi macchinari del legno – commenta Gian Angelo Bellati, Presidente di Longarone Fiere Dolomiti – Molto numerose le aziende presenti e numerosissimi i visitatori. Una vetrina eccezionale per il nostro territorio anche alla luce della presentazione dell’ufficio Europe Direct che offrirà informazioni a cittadini e imprese su tutti i programmi di finanziamento europeo. In questa occasione abbiamo presentato anche il progetto Life Vaia, che porterà più di 5 milioni di euro al territorio in risorse e conoscenze sulla gestione delle foreste distrutte da Vaia. L’obiettivo è quello di muovere l’economia di queste terre, portare aziende, interlocutori internazionali, sviluppo. Una ricchezza che può contrastare l’esodo della popolazione dalle comunità montane, creando posti di lavoro”. E oggi un’appendice virtuale.