“LOTTIAMO CONTRO I SUPERMERCATI”

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Più che un lavoro, la loro è una lotta: contro lo spopolamento per l’ultimo alimentari rimasto nella frazione lamonese di Arina, contro i prezzi inarrivabili dei supermercati per chi ha aperto da poco ad AnzùSull’altopiano, Agnese Tom­masini ha preso in mano l’attività dai genitori: «È da 40-50 anni che c’è il negozio ed l’unico rimasto aperto. Una volta gli alimentari erano sette, c’erano famiglie e bambini e si vendevano pannolini e omogeneizzati, col tempo hanno chiuso le scuole e automaticamente non si trattano più elementi come quaderni e cancelleria. Adesso l’età della clientela si è alzata e la richiesta di conseguenza è cambiata, bisogna comprare a seconda dell’età di riferimento. Vendo le cose essenziali, i freschi soprattutto, il pane, e tengo i prodotti che non rimangono tanto sugli scaffali», racconta. «Il problema è che c’è un calo demografico enorme, comune un po’ a tutte le frazioni di montagna», osserva Agnese Tommasini. «Durante l’inverno è più difficile, la primavera-estate porta più movimento, ma se i turisti che arrivano non trovano nemmeno il pane fresco e un litro di latte, che paese è? Se mancano i negozietti così di montagna, i paesi perdono valore. Però non ci sono nemmeno agevolazioni per aiutarci a tenere in piedi l’attività, finché resiste». Il segreto è «cercare di differenziarsi e tenere un rapporto personale col cliente, scambiando quattro chiacchiere. Il piccolo negozio sotto casa è anche questo».

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