“Questa è una doppia vittoria, prima per la sanità del Veneto, poi perché lo Stato, dopo anni, ha fatto tesoro del nostro esempio. La scelta del Veneto sulla farmacoequivalenza tra Avastin e Lucentis a favore del meno costoso ma, a giudizio dei nostri valenti specialisti, efficace Avastin risale al 2011. Ora che il Consiglio di Stato ha sentenziato che su questi due farmaci fu fatto cartello da due Aziende farmaceutiche siamo pronti a chiedere la restituzione di quanto speso ingiustamente in più. L’Avvocatura regionale è sul pezzo già dal marzo 2014”. Lo ha annunciato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in relazione alla svolta data dal Consiglio di Stato all’annosa disputa sull’uso di uno di questi due farmaci per curare la maculopatia, una patologia degenerativa dell’occhio. In sostanza, la Regione, sostenuta da evidenze cliniche e scientifiche, ha sempre rilevato che l’Avastin, enormemente meno costoso rispetto al Lucentis, era efficace contro tale malattia, anche se registrato per altre patologie. Ora la sentenza del Consiglio di Stato mette un punto fermo anche sui danni causati. Una prima stima di massima era arrivata ar 15,2 milioni di euro in più, solo tra il 2010 e il 2013.