La spiaggia di Caorle ha infranto l’ennesimo record. Il falò costruito per l’Epifania, una enorme casera con base 50 e altezza 8 metri, costruita con legno e paglia, che è andata a fuoco fronte mare è stata nel suo generela più grande mai realizzata in Italia. Sommando gli eventi da sold out (Santo Stefano, il 31 dicembre e Capodanno hanno mandato in tilt la viabilità locale, con picchi di oltre trentamila auto in ingresso), i week end di bel sole e il costante flusso di persone anche durante la settimana, questa seconda edizione di Caorle Wonderland si è conclusa con un mezzo milione di presenze complessive. La ricetta di questo successo, che ha cambiato il paradigma del turismo nelle spiagge, è la macchina organizzativa messa in piedi da Simone Tomasello e dal suo staff. Il centro storico del borgo di pescatori è stato addobbato a festa. Le casette di legno, in primis. Ma anche la stupenda ruota panoramica, la giostra dei cavalli e la Star Tower alta 37 metri, le luminarie, i tappeti rossi, gli show, senza dimenticare i servizi: l’area col dog sitter nel castello dei cani e la pista di ghiaccio con servizio di baby sitting. Anche se il cuore della manifestazione è stata la Rambla Food, coi food truck che hanno deliziato giovani e adulti: quelli austriaci, il cartoccio del pesce, i burger, il brasiliano e il vegano o persino il camion che serviva bicchieri ghiacciati in un ambiente a meno sette gradi, unico in Italia. aumentare ancora il flusso di persone. Il caso di Caorle Wonderland peraltro ha attirato l’attenzione nazionale, anche grazie alla presenza per tre giorni di una delegazione di giornalisti da Milano e Roma che hanno raccontato di come si possano riempire alberghi e far riaprire ristoranti proponendo un mercatino natalizio al mare. Secondo gli addetti ai lavori, il borgo di pescatori ad oggi è la capitale italiana dei mercatini natalizi in riva al mare. “Caorle crede negli eventi per promuoversi anche lontano dalla stagione estiva”, conclude l’assessore Giuseppe Boatto.