Un’applicazione per intervenire con maggiore tempestività negli incendi boschivi. Un’altra per ridurre gli sprechi nella produzione di frutta e ortaggi. Una terza per conoscere, mentre si sorvola un territorio, quanto offra in termini di monumenti, ma anche di ristorazione .Non sono mancate la creatività e l’immaginazione allo Space Apps Challenge, l’hackathon che ha visto per la prima volta Vicenza mettersi in competizione con altre 200 località in tutto il mondo dove si è svolta, in contemporanea, la sfida promossa dalla Nasa. “Scienza della Terra” era il tema di questa edizione, che chiedeva ai concorrenti di immaginare e sviluppare, per quanto possibile nelle 48 ore a disposizione, delle soluzioni per migliorare il pianeta. Organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con il Consolato generale degli Stati Uniti di Milano, Confartigianato Vicenza e la Fondazione Studi universitari di Vicenza – che ha ospitato l’iniziativa al polo di viale Margherita – l’hackathon ha visto darsi battaglia 160 fra studenti, scienziati, designer, imprenditori e appassionati di scienze e tecnologia, divisi in 18 squadre. «Sono rimasto colpito dalla creatività e versatilità dei ragazzi – è il commento del consigliere comunale Giacomo Possamai, che ha seguito da vicino il concorso – Fanno ben sperare anche per quanto riguarda la qualità delle nostre scuole un’ esperienza di replicare”. La loro app consente di segnalare a un satellite la presenza di un incendio in un bosco: se il satellite lo conferma, invia un drone che fornisce immagini e dati in modo che l’intervento di spegnimento sia più efficace.
