Nuovo allarme inquinamento nel Vicentino. A denunciarlo l’industria Miteni di Trissino (azienda al centro della vicenda dei Pfas) con una nota inviata dall’ufficio stampa in cui si spìega «che nel corso delle attività di analisi dei terreni esterni all’impianto, i tecnici ambientali di Miteni hanno rinvenuto a un metro e mezzo di profondità sull’argine del torrente Poscola alcuni sacchi di plastica che contengono rifiuti industriali. Si tratta di materiali diversi, mescolati a calce, sepolti presumibilmente negli anni Settanta quando furono realizzati gli attuali argini del torrente dalla società Rimar-Ricerche Marzotto». La scoperta, da parte dei tecnici ambientali Miteni, è stata fatta nel corso di una campagna di caratterizzazione esterna allo stabilimento, secondo un piano sviluppato nella conferenza dei servizi. «Durante tale intervento – viene precisato nella nota – sono stati fatti numerosi carotaggi nel terreno sull’argine del torrente; in corrispondenza di uno di questi carotaggi è avvenuto il ritrovamento. Attualmente sono stati rinvenuti circa due metri cubi di rifiuti che devono essere esaminati per definirne la natura e l’origine». L’azienda ha immediatamente informato Arpav e tutti gli enti preposti per definire le modalità di rimozione dei materiali e concordare tutte le azioni di bonifica eventualmente necessarie.