Potrebbe finalmente essere stata posta la parola fine sulla delicata e pericolosissima diffusione delle nutrie, una specie non autoctona, che è stata importata nel nostro territorio, si è rapidamente diffusa ed ha provocato danni ingenti agli argini dei fiumi, come più volte denunciato anche dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, che monitora costantemente un territorio di 98 comuni tra le province di Padova, Verona e Vicenza. Con l’approvazione, da parte del consiglio regionale, di una norma sul contenimento delle nutrie, finalizzata all’eradicazione di questa specie estranea al territorio del Veneto, si dovrebbe ridurre e progressivamente risolvere l’innumerevole catena di danni provocati. «Il provvedimento rappresenta una prima e valida azione concreta – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – cui dovrà auspicabilmente seguire una legge quadro che regolamenti la fauna selvatica. Si tratta di un’esigenza improcrastinabile, da tempo caldeggiata da Coldiretti, che ha evidenziato e sollecitato la Regione Veneto, presentando svariate analisi sui datti che questo animale determina in particolare agli argini dei fiumi, con conseguenze significative sulla sicurezza dei territori». L’approvazione di questa legge regionale è un importante passo sul versante della sicurezza idrogeologica del territorio e quella dei cittadini. «Il provvedimento è di grande importanza – concludono – poiché mette ordine nel bailame di disposizioni emanate, ai diversi livelli».