OK PER INTERVENTI INQUINAMENTO DA PFAS

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Accelerare i tempi per la raccolta dei campioni mancanti del biomonitoraggio ematologico sui detentori di pozzi privati; prevedere ed effettuare un’ulteriore puntuale analisi sulla catena alimentare; attivare ogni utile informazione sullo stato dell’indagine coinvolgendo le Amministrazioni locali, le associazioni e i comitati interessati; intervenire stanziando le risorse necessarie per la redazione di un progetto preliminare per la sostituzione degli acquiferi contaminati con altri acquiferi di migliore qualità per l’e­rogazione di acqua potabile non contaminata agli abitanti dei comuni delle aree interessate; realizzare, una volta accertata l’entità della contaminazione nelle diverse ma­trici, tutti gli interventi volti alla prevenzione dell’inquinamento dell’ambiente e della catena alimentare; assumere ogni iniziativa presso le autorità statali per la definizione dei limiti di legge per la ammissibilità della presenza di sostanze Pfas; incaricare l’avvocatura regionale di effettuare tutti gli approfondimenti necessari  per individuare le possibili azioni legali utili al risarcimento dei danni subiti e per un espostyo alla magistratura; richiedere ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute adeguate risorse per affrontare l’emergenza. Sono questi gli impegni chiesti alla Giunta regionale con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio, presieduto da Roberto Ciam­betti, convocato per discutere sulla questione dell’inquinamento da sos­tanze perfluoroachiliche nelle ac­que superficiali e sotterranee  del territorio veneto.

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