Riconoscimento alla sostenibilità ambientale attraverso la giovane Sigrid Buttignol, vincitrice veronese degli Oscar Green del Veneto. L’originalità dell’idea della Società agricola Fellini Giorgio e Stefano che alleva suini, è quella di utilizzare impianti di fitodepurazione con microorganismi in grado di depurare quasi al 100% i liquami zootecnici dell’allevamento, trasformarli in acqua utilizzabile per l’irrigazione. In questo modo l’allevamento ha impatto zero sull’ambiente per l’abbattimento di azoto e inquinanti nel terreno. Per aiutare l’ambiente non serve una bacchetta magica ma anni di studio e ricerche scientifiche e soprattutto una giovane coscienza green. Una platea di 300 giovani imprenditori agricoli arrivati da tutto il Veneto fino a Lazise alla Dogana Veneta ha applaudito i sei finalisti della 13^ edizione dell’Oscar Green premio per l’innovazione in agricoltura promosso dagli under 30 di Coldiretti. Accolti dal sindaco Luca Sebastiano i cento candidati ufficiali con la coccarda tricolore e la scritta “osare è futuro” hanno ricevuto un diploma di partecipazione e la simbolica stretta di mano da chi rappresenta un’azienda leader sul mercato internazionale come Mirco Maschio dell’omonimo gruppo Gaspardo anche sponsor, tra l’altro, della manifestazione. La gondola realizzata dai maestri del vetro Vivarini di Murano, ormai emblema del concorso regionale, è andata ai talenti rurali delle province di Rovigo, Venezia, Belluno e Verona che hanno gareggiato secondo le categorie previste: Campagna Amica, Creatività, Fare Rete, Impresa 4.Terra, Noi per il Sociale, Sostenibilità. Gli altri otto giovani imprenditori veronesi che hanno partecipato al concorso, oltre alla vincitrice, con idee innovative hanno concorso con la trasformazione delle mele in succo e in sidro pronti all’uso (Nicolò Conti), un punto vendita costruito con i canoni della bioedilizia attraverso un laboratorio di gastronomia a vista (Beatrice Vantini), il vino naturale prodotto da un biologo (Luca Anselmi), mini formaggi e gelati monoporzione per andare incontro alle esigenze di mercato (Francesco Colpo), l’arachide biologica con guscio naturale (Gioia Faella), l’orto come materia di studio che accresce le relazioni interpersonali (Serena Cobelli), fattoria didattica nella corte di casa (Maddalena Compagni), il nomad smo delle api per miele e polline dai gusti particolari (Daniele Iseppi). La cerimonia è stata anticipata da un talk show moderato da Luca Mantovani, capo redattore de L’Arena, che ha visto la testimonianza centrale di Sara Cardin campionessa mondiale di karate come espressione di disciplina e scelta di vita con stile Made in Italy. Vicino ad Alex Vantini delegato dei giovani veronesi e vice delegato nazionale dei Giovani Impresa hanno comunicato i tanti punti e le sfide in comune tra chi pratica sport agonistico e chi lavora la terra con la responsabilita’ di fornire alimenti sani. Chiaro in questo senso l’intervento di Paolo Magaraggia referente dell’Ufficio Coldiretti a Bruxelles sulla petizione #stopciboanonimo che vede impegnate tutti i movimenti dell’Associazione nella raccolta di firme che sara’ strategica per le decisioni europee sulla trasparenza dell’origine dei prodotti. ‘Un messaggio che Coldiretti Veneto – ha sottolineato il presidente regionale e provinciale Daniele Salvagno – gira a tutti i politici affinche’ si schierino dalla parte del buon senso’. Appello raccolto subito dall’europarlamentare Rosanna Conte che ha mandato un video a supporto. Con un brindisi offerto dal Consorzio di tutela Chiaretto, sono stati proclamati i vincitori della finale 2019.