Due padovani, padre e figlio, sono stati uccisi in Zimbabwe. I due sarebbero stati impegnati in un’operazione antibracconaggio ma, proprio durante la stessa sarebbero stati scambiati per bracconieri e feriti mortalmente. Sarebbero dunque morti per errore, freddati a colpi di fucile da parte del personale di vigilanza della riserva privata che li aveva scambiati per bracconieri. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di domenica. Ad essere uccisi il 50enne Claudio Chiarelli e il figlio 20enne Massimiliano. Il padre viveva in Africa da molti anni e faceva la guida turistica nei parchi. La notizia, filtrata dalla Farnesina, è giunta in Italia nella tarda serata di domenica. Il ministero degli Esteri si sarebbe messo subito in contatto con la famiglia che sarebbe già in partenza per la capitale Harare per prendere contatti con l’ambasciatore Enrico de Agostini. Claudio Chiarelli accompagnava le comitive turistiche nei safari. Assieme al figlio Massimililiano – spiegano dalla nostra rappresentanza diplomatica nel Paese – erano stati chiamati dai rangers della riserva di Mana Pools, un’area interdetta alla caccia, a partecipare ad una operazione contro i bracconieri.