Il sogno di un medico per migliorare la sanità di base e far risparmiare allo Stato e ai cittadini decine di milioni ogni anno. Questo, in sintesi, è il «progetto ecografia» elaborato da Angelo Fedato, per 25 anni otorinolaringoiatra all’ospedale di Montebelluna, famoso soprattutto per i suoi interventi di microchirurgia ricostruttiva dell’orecchio, ora libero professionista a Falzé di Trevignano, ove ha introdotto l’uso dell’ecografo nell’attività diagnostica quotidiana. «In studio, assieme a mia moglie, medico di base, facciamo circa 2000 ecografie l’anno, per rispondere alle esigenze dei pazienti e per attuare uno screening preventivo, soprattutto per l’individuazione tempestiva dei tumori. Recentemente siamo stati a fare volontariato in Ecuador: in 15 giorni abbiamo eseguito 400 ecografie, con risultati straordinari». «Attualmente pochi medici utilizzano l’ecografo: ginecologi, cardiologi, angiologi, endocrinologi. Gli altri ricorrono agli specialisti di radiologia. Invece tutti i medici, soprattutto quelli di base, dovrebbe esser in grado di servirsi di questo strumento, che consente di vedere dentro il paziente senza tagliare, senza interventi invasivi.