L’avvenuto finanziamento da parte della Regione Veneto del progetto Hybrid Sustainable Worlds nell’ambito della azione 1.1.4 DGR 822/2020 consente oggi al Consorzio Venetian Green Building di sperimentare e mettere a disposizione della filiera delle costruzioni e dei fruitori finali, modelli, soluzioni e percorsi innovativi volti a migliorare la qualità abitativa delle diverse tipologie edilizie, dal residenziale agli uffici e al commercio, ma anche agli spazi culturali e manifatturieri.
Il progetto si inserisce nella strategia della Regione Veneto di sostenere percorsi e risultati di ricerca volti a favorire una crescita delle filiere economiche in termini di soluzioni per la sostenibilità utilizzando al meglio le potenzialità dell’innovazione, favorendo sinergie tra tessuto produttivo, università ed enti di ricerca.
“Con Hybrid Sustainable Worlds – sottolinea il presidente del Consorzio Giovanni Salmistrari – mettiamo in campo, facendole lavorare insieme, 21 aziende del territorio, le quattro università regionali e un ente di ricerca, puntando in modo particolare sulle specializzazioni di ben 5 RIR sia del sustainable living che delle creative industries, come cornici tecniche e culturali. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete, utili a fronteggiare le emergenze e le priorità derivanti dalla pandemia COVID-19, sia guardando alle nuove esigenze sociali, sia per valorizzare le grandi potenzialità di aziende piccole, medie e grandi che fanno degli investimenti in innovazione una delle loro caratteristiche di business.”
Hybrid Sustainable Worlds punta sulle tecnologie abilitanti, quali domotica e automazione (RIR ICT for Smart and Sustainable Living e RIR Venetian Smart Lighting), tecnologie per la progettazione e lo sviluppo degli edifici, modelli di business e servizi a valore aggiunto (RIR Venetian Green Building Cluster), innovazione e digitalizzazione nei processi di marketing (RIR Euteknos), tecnologie per il Cultural Heritage, tecnologie e realtà virtuali per il patrimonio artistico e culturale (RIR Venetian Innovation Cluster for Cultural and Environmental Heritage). Così da sperimentare e sviluppare nuovi metodi per il design e la prototipizzazione di soluzioni “anti-Covid”, sia di arredo che di sistemi leggeri, capaci di supportare una gestione responsabile e sicura degli spazi interni e connettivi degli edifici, agendo al contempo come risposte per il rilancio del settore delle costruzioni, duramente colpito dalla pandemia.
Come indicato dal coordinatore scientifico della RIR ICT for Smart and Sustainable Living, Prof. Luciano Gamberini nella presentazione del progetto, “con il progetto intendiamo fare emergere la potenzialità dei sistemi ibridi virtuali-reali in termini di efficienza, efficacia, flessibilità, resilienza in vari contesti applicativi.
Gli ambienti ibridi sono prodotti dell’ingegno tecnico e della creatività, e permettono di moltiplicare a loro volta la creatività e l’intelletto umano supportando nuovi modi di interagire, di creare, di progettare, di produrre. Il mondo ibrido che ci attende è fatto di un’unica realtà in cui incroceremo senza soluzione di continuità la dimensione della realtà fisica, robusta e statica, con quella del virtuale, flessibile e dinamica. Possiamo sfruttare queste dimensioni e le sinergie che ne possono derivare. Possiamo assicurarci uno sviluppo più sostenibile, maggiori garanzie per l’ambiente, luoghi di vita migliori, nuovi modi di convivere e di interagire socialmente. Così da affrontare al meglio la pandemia in corso e costruire un pezzo del nostro futuro.”