Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, insieme alla Presidente di Eni, Emma Marcegaglia, e all’ad, Claudio Descalzi, ha visitato la bioraffineria Eni di Venezia, primo caso al mondo di riconversione di una raffineria tradizionale in impianto per la produzione di biocarburanti innovativi, ottenuta grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining concepita da Eni. Tecnologia che Eni sta implementando anche nell’impianto di Gela. “Abbiamo fatto troppo spesso nel corso della vicenda italiana – ha detto il premier – l’errore di preoccuparci delle scelte strategiche quando era troppo tardi o quando magari l’economia aveva delle difficoltà, delle sofferenze che non consentivano di fare scelte strategiche”. Parlando della necessità di perseguire un’economia sostenibile, Gentiloni ha detto che “il fatto che questa raffineria verde si faccia a Venezia e a Gela è interessante, è un messaggio di come a questa fase di crescita l’Italia debba accingersi insieme”. Il premier Paolo Gentiloni ha ringraziato pubblicamente le Generali per il “lavoro straordinario” avviato in Piazza San Marco, dove il gruppo del Leone ha la propria sede nelle Procuratie Vecchie. “Non è solo un’operazione di restauro concepita da un importante architetto – ha aggiunto – ma è anche un’operazione che restituisce lavoro e dà un segnale in controtendenza ad un’idea di Venezia semplicemente come grande resort turistico”. “Siamo felici di averne tanti e il più possibile organizzati – ha proseguito Gentiloni, in visita alla sede di Mogliano del gruppo – ma siamo davvero dell’idea che Venezia debba essere una città che dà lavoro. L’immobile delle Generali restaurato in Piazza San Marco è un segnale per tutti noi”. Il ceo di Generali, Philippe Donnet, illustrato al premier il progetto ‘The human safety net’ del gruppo, articolato su più interventi, dal recupero ad uso sociale delle Procuratie vecchie di Piazza San Marco, ai micro hub per incubatori di impresa installati proprio a Mogliano.
