Erano una cinquantina i clienti ma anche i semplici curiosi che hanno partecipato all’open day dello stabilimento di Peroni a Padova. E a poco più di un mese dall’ufficializzazione del passaggio di proprietà della storica azienda della birra italiana alla giapponese Asahi, l’azienda ha annunciato altri 2 milioni di euro di investimenti a Padova. Un’ulteriore ottimizzazione del processo produttivo che permetterà a Peroni di produrre, a parità i superficie dedicata, 1,7 milioni di ettolitri di birra a fronte di una produzione attuale di 1,6 milioni di ettolitri annui. «L’introduzione della lean production e lo sforzo continuo in termini di investimenti per migliorare le performance produttive» ha spiegato il responsabile dello stabilimento di Peroni a Padova Giacomo Rinaldi, «ci ha garantito in circa sei anni un abbattimento medio dei costi energetici intorno al 30% e mediamente un nostro singolo dipendente produce oltre 13 mila ettolitri di birra in un anno. Un risultato eccezionale che ci colloca tra le realtà più avanzate d’Europa, Esportiamo già nelle principali città di 70 paesi nel mondo puntando a un target giovane e che ama la qualità».