Non ha ancora compiuto 10 anni il bambino di Bagnolo di Po che come da lui stesso raccontato, è stato picchiato da due sconosciuti intrufolatisi in casa sua verso le 8, mentre era da solo. In quel momento i genitori erano al lavoro: il padre era uscito da poco, mentre la madre ancora non era rientrata dal turno di notte. Lo scuolabus, come ogni mattina, sarebbe passato a prenderlo nel giro di pochi minuti. In quel breve lasso di tempo è avvenuta quella che ha i contorni di un’inquietante rapina. I due si sarebbero presentati come amici del padre per farsi aprire la porta poi, una volta entrati, coperti da cappucci neri, avrebbero addirittura colpito il bambino con una mazza da baseball di plastica il piccolo. Lui, per far cessare l’aggressione, si sarebbe finto svenuto. Il tutto per rubare appena 40 euro rimasti nel portafoglio che il padre aveva lasciato in casa. Una volta che i due, dopo aver frugato in tutta la casa, se ne sono andati, il piccolo ripresosi dallo choc, ha provato a chiamare il padre, ma il cellulare era rimasto a casa. Allora ha mandato un sms a un parente che ha subito avvisato i genitori che a loro volta, hanno contattato la vicina di casa perché corresse a controllare come stava il figlio. È lei che ha chiamato il 113, verso le 9, con la sua sommaria descrizione dell’accaduto che ha inevitabilmente fatto accorrere subito varie pattuglie, del Nucleo operativo e radiomobile di Castelmassa e della Stazione di Castelguglielmo. Quando i militari sono arrivati, i genitori erano già rientrati. Il piccolo è stato poi subito accompagnato dall’ambulanza del Suem all’ospedale di Rovigo per tutti gli accertamenti, anche se le sue condizioni non sembravano particolarmente gravi.