Cresce l’occupazione femminile nelle grandi imprese del Veneto. ma permangono anche le disparità di genere: per le donne c’è più lavoro, ma più precarietà, meno retribuzione, meno occasioni di formazione. E la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, resta un obiettivo ancora lontano. E’ quanto mette in evidenza il rapporto sull’occupazione maschile e femminile nelle aziende venete con oltre cento dipendenti presentato a palazzo Ferro-Fini, a Venezia, dalla consigliera di parità del Veneto Sandra Miotto, insieme all’assessore regionale al lavoro e alle pari opportunità Elena Donazzan, alla consigliera nazionale di parità Francesca Bagni Cipriani, alla direttrice del sistema statistico regionale Maria Teresa Coronella e a Stefano Marconi, direttore Ispettorato interregionale del lavoro di Venezia. L’indagine condotta tra 1057 grandi aziende venete con più di 100 dipendenti mette in luce che l’occupazione femminile è cresciuta più di quella maschile: le donne nelle grandi aziende sono il 54 per cento della forza lavoro, ma sono le meno promosse. Nonostante abbiano in media un titolo di studio più alto – quasi una donna su tre nell’età compresa tra i 30 e i 34 anni è laureata.