Con un esposto che sarà presentato in questi giorni alle Procure competenti e ai Prefetti, il Codacons chiede il commissariamento dei comuni del Veneto che nel corso del 2017 hanno sforato i limiti annuali di polveri sottili nell’aria, mettendo così a rischio la salute della popolazione. In base ai dati forniti ieri da Legambiente ben 6 città del Veneto sarebbero fuorilegge – spiega l’associazione – Padova, Venezia, Vicenza, Treviso, Rovigo e Verona hanno superato il limite massimo annuale per le polveri sottili di 35 giorni con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metrocubo. Una situazione di emergenza che non può più essere tollerata e che richiede l’intervento urgente degli organi preposti. Il Codacons ha deciso quindi di presentare un esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti affinché aprano una inchiesta sulle responsabilità legate all’eccessivo smog nelle città, disponendo come prova di eventuali reati che saranno ravvisati il sequestro delle centraline urbane utilizzate per le misurazioni, affidandone il controllo all’Esercito o al Nucleo Operativo Ecologico dei C a r a b i n i e r i . L’associazione presenterà inoltre una istanza ai Prefetti dei 6 comuni “fuorilegge” in cui si chiede di valutare il commissariamento delle amministrazioni a fronte della manifesta incapacità di garantire la salubrità dell’aria e tutelare la salute della popolazione. In favore dei cittadini residenti nei comuni coinvolti nell’allarme smog, il Codacons sta infine studiando una azione risarcitoria collettiva in relazione ai danni ambientali e ai rischi sanitari corsi.