“Se la vita fosse fatta soltanto di sogni e fervori chiunque, purché dotato d’un po’ di fantasia, potrebbe campare beato e contento”: sosteneva lo scrittore Giuseppe Berto. È proprio nel solco di questo illuminante pensiero che il liceo di Mogliano Veneto, a lui intitolato, continua a celebrare la fantasia e l’estro giovanile attraverso il premio di scrittura “Le Città di Berto”. Giunto alla XXXIV edizione, il concorso si è concluso con la proclamazione dei vincitori presso l’Aula Magna G. Bertapelle del Liceo Statale G. Berto di Mogliano Veneto. Si tratta di un progetto dai molteplici obiettivi che da quest’anno è stato supportato con un contributo economico anche da San Marco Group, azienda leader nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia che ha il suo quartier generale a Marcon.
Riservato alle scuole superiori delle province di Treviso, Venezia, Vibo Valentia e Catanzaro, il Premio di scrittura è stato istituito in ricordo di un alunno del Liceo Giuseppe Berto di Mogliano Veneto, deceduto sulle nevi nel 1989. L’intento è quello di divulgare tra le giovani generazioni la conoscenza della figura e dell’opera letteraria di Giuseppe Berto, ma anche quello di consolidare e incrementare le occasioni di incontro e di scambio culturale tra due terre. Di qui il titolo del Premio, che mira a riunire simbolicamente il Veneto, regione d’origine dello scrittore, e la Calabria, luogo che elesse a suo rifugio: alla sezione di poesia, con la quale il concorso è stato inaugurato e promosso, sono state affiancate nel tempo quelle dedicate al racconto breve e al racconto lungo.
Quest’ultima, che si lega con il prestigioso Premio Campiello Giovani, promosso da Confindustria Veneto e al quale possono partecipare con le loro opere i tre finalisti, ha visto dominare la creatività giovanile veneta nel nome del Liceo Statale G. Berto di Mogliano Veneto, con due studentesse che sono salite sui primi due gradini del podio. Beatrice Facchin ha trionfato con l’opera “Zugzwang, Ophelie!”, mentre il secondo posto è andato a Giulia Rebecca Conte, autrice dell’elaborato “Deus ex machina”.
La sezione dedicata al racconto breve, infine, ha accolto sul podio Beatrice Galante del Liceo Classico E. Montale San Donà di Piave e Micol Favretto del Liceo Classico R. Franchetti di Mestre, rispettivamente al 2° e al 3° posto con gli elaborati “La ricetta” e “Rumore di fondo”.
Il Gruppo ha deciso non solo di sostenere economicamente il Premio, ma anche di aprire ai figli dei dipendenti l’accesso a questa edizione: il progetto promuove infatti gli stessi valori su cui si fonda l’attività dell’azienda, a partire dalla costante volontà di apprendere e migliorarsi, elementi condivisi con tutti i membri del team attraverso progetti che si riflettono nelle politiche di governance e di welfare. Il Premio, oltre a rinsaldare il necessario e prezioso legame esistente tra una comunità e i giovani che ne fanno parte, consente agli studenti di scuole diverse e lontanissime tra loro di condividere, il valore della scrittura.