“Il distacco e il successivo scivolamento a valle dei terreni a prevalente componente argillosa affioranti a monte della strada statale del Lamosano, in località Schiucaz, piccola frazione del comune di Pieve d’Alpago, nel bellunese, rappresenta soltanto una delle tante frane che interessano il territorio montano veneto, peraltro ben conosciute dai funzionari geologi regionali”. Questo il commento di Paolo Spagna, geologo veneto del Consiglio Nazionale dei Geologi in merito alla frana che sta preoccupando il bellunese. “Per l’abitato di Schiucaz, in particolare, – spiega Spagna – è risultata determinante l’eccessiva quantità di acqua filtrata nelle marne argillose e nelle calcareniti tipiche di queste formazioni litologiche rimettendo in moto quei 6000 metri cubi di fango e detriti che già erano stati oggetto di attenzione in occasione del maltempo nello scorso ottobre. Ciò che resta da osservare, dopo che la frana continua ad avanzare portando all’evacuazione di tutti i 17 abitanti della piccola frazione di Schiucaz, è ancora una volta il fatto che la prevenzione va attuata anticipando la previsione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e non intervenendo a posteriori, cioè quando il danno è fatto”. “La visita – commenta il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone – ci ha dato l’opportunità di presentare al presidente Parisi un modello di servizi per il lavoro che in Veneto ha dimostrato di funzionare.