Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Treviso quasi una persona su due, è un codice bianco, con una patologia non grave e non urgente, e che quasi sempre comporta inevitabilmente lunghe attese. La prima risposta sperimentale in Veneto a questo problema è l’”Area Dedicata” per assistere i codici bianchi, attivata al Cà Foncello di Treviso con un investimento di 340 mila euro e presentata alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia e del DG dell’Ulss 9 Francesco Benazzi. In uno spazio del grande Pronto Soccorso sono stati ricavati 2 ambulatori dove operano 18 medici di continuità assistenziale, in attività dalle 13 alle 19 dal lunedì al venerdì e h24 il sabato e in tutti i giorni festivi, una sala d’aspetto con 50 posti, una postazione specifica di triage. «Affrontiamo così – ha detto Zaia esprimendo parole di stima e ringraziamento per il difficile lavoro quotidiano di sanitari e addetti – uno dei lati deboli della risposta di salute, che non è la qualità delle cure, elevata e sulla quale non ho mai ricevuto una lamentela che sia una, ma proprio l’aspetto delle attese».