Con il via libera – giunto con una importante unanimità – del consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, presieduta da Franco Bernabè e nel quale sono rappresentati i ministri della cultura, dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo economico, dell’economia, degli affari esteri e dell’Istruzione, la candidatura delle colline di Conegliano e Valdobbiadene a patrimonio dell’umanità supera la tappa decisiva per approdare ai tavoli della Segretariato Unesco di Parigi ed essere così insignita del marchio “World Heritage Unesco”. Le colline del Prosecco sono una delle due candidature tricolori per l’esclusiva classifica dell’organismo culturale internazionale: ogni Stato membro dell’Unesco ha infatti un limite annuale di due candidature da presentare per la lista dei patrimoni dell’umanità, una a valenza spiccatamente culturale e una a valenza naturalistico-paesaggistica, quali sono appunto le terre del Prosecco. “E’ un giornata storica – commenta Luca Zaia – voglio innanzitutto ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al dossier, una fantastica squadra che ha visto intrecciarsi professionalità di altissimo livello, veri e propri cultori e conoscitori del territorio. Scienza e amore per la nostra terra. Un’altra porzione di Veneto sta dunque per entrare nell’olimpo dei grandi siti dell’umanità. Ringrazio, inoltre, il presidente Bernabè, tutti i ministri del governo rappresentati nel CNIU, che hanno sostenuto la candidatura con l’approvazione, e i loro tecnici”. “Ora ci manca l’ultimo miglio per raggiungere l’ambito risultato – aggiunge Zaia – Il raggiungimento del marchio Unesco è un grande risultato per il Veneto, che premia un dossier ben fatto, con tutte le carte in regola, e un territorio che ha fortemente creduto in questa candidatura. La tutela Unesco rappresenterà l’inizio di una nuova era, che affida una grande responsabilità al Veneto e ai veneti, e motiverà l’intero territorio. Ci riteniamo ufficialmente a disposizione, come ente e territorio, per il Segretariato Unesco”. Ora la Commissione nazionale per l’Unesco, che ha fatto proprio il giudizio di merito espresso ieri dal Ministero dell’Agricoltura, trasmetterà la proposta di candidatura alla rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unesco di Parigi, che consegnerà il dossier, inviato dalla Regione Veneto, entro la scadenza del 31 gennaio.