La Giunta regionale ha dato tempo sino al 16 maggio per presentare domanda per concorrere a queste due misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che mettono i palio 22 milioni per gli imprenditori veneti del settore primario. Nel dettaglio la delibera di Giunta, che passa ora all’esame della terza commissione del Consiglio regionale prima della pubblicazione definitiva sul Bur veneto, stanzia 2 milioni per la gestione sostenibile di prati e pascoli nelle zone montane e collinare e 20 milioni per l’indennità compensativa montana. Obiettivo dei finanziamenti del Psr è – da un lato – azzerare la presenza di sostanze chimiche su prati e pascoli e di salvaguardare la qualità delle acque, favorendo la conservazione sostenibile e produttiva delle aree verdi di altura. Dall’altro, con la misura compensativa, si punta a favorire l’insediamento delle aziende agricole nelle cosiddette ‘terre alte’, compensando il minor reddito garantito da tali attività rispetto ad aziende di pianura. «Con questa delibera – spiega l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan – riconosciamo gli aiuti previsti per i pascoli di montagna anche alle superfici escluse nell’analogo bando del 2015 sulla base dell’apposita modifica al Psr di recente approvata dalla Commissione Europea, indicando in dettaglio i comuni interessati dell’area Pedemontana, del Vittoriese, delle Prealpi Vicentine, della Lessinia, della Valpolicella e delle colline veronesi». Le procedure di valutazione delle domande saranno dettagliate da Avepa, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, che definirà gli adempimenti necessari e guiderà gli agricoltori nella predisposizione della modulistica e della documentazione prevista.
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