Nel Veneto esiste una “questione femminile” più che nel resto d’ Italia e ciò si verifica nonostante le donne presentino un maggior tasso di occupazione rispetto ad altre regioni ed il reddito medio sia superiore alla media del paese. Le spie di questo gap si possono leggere sotto vari aspetti: da una differenza salariale molto elevata (35% in meno rispetto agli uomini), ad una maggiore precarietà e marginalità del lavoro, fino allo stesso stato di benessere che, nonostante la maggiore longevità, attribuisce alle donne venete uno scarto nella speranza di vita in buona salute di 4,6 anni in meno rispetto ai maschi: un dato quasi doppio della media nazionale, le cui cause sono riconducibili essenzialmente a fattori socio culturali. La Cgil regionale ha deciso di approfondire la condizione delle donne in Veneto. Lo farà con un’assemblea in programma per venerdì 27 settembre a Mestre con Susanna Camusso.