Una fuga durata nemmeno tre ore. Gli investigatori della Squadra mobile lo hanno sorpreso nella sua abitazione, in via Cavanis, a Chirignago, a meno di un chilometro dalla tabaccheria che verso le 4 di lunedì pomeriggio aveva rapinato insieme a un complice. Confermata la convalida del fermo eseguito, è proprio il caso di dirlo, a tempo di record. Si tratta di un giovane pare di etnia rom. A inchiodarlo i gravi indizi di colpevolezza raccolti nella casa in cui vive con la compagna: soprattutto la pistola impugnata all’atto dell’irruzione. Si tratterebbe di una scacciacani, priva del tappo rosso, e del tutto uguale a una semiautomatica autentica. È con questa che il marito della titolare, Vincenzo Conforti, 62 anni, è stato colpito più volte alla testa, dopo essere stato gettato a terra dietro il bancone e immobilizzato: uno dei due delinquenti infatti, oltre a puntargli l’arma al capo, gli era salito con un piede sulla gamba. Un colpo piuttosto cruento quello alla rivendita di tabacchi di via Ivancich 27 intestata a Luisa Vian. In quel momento c’era anche un cliente con il figlioletto di quattro anni, pure loro fatti stendere sul pavimento.