Ristrutturazione del debito e mantenimento asset aziendali

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Sono in totale 687 le imprese venete in crisi che nel decennio 2006-2016 sono ricorse alle procedure di ristrutturazione giudiziale del debito. Di queste 224 sono state prese in esame da uno studio del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia e della Camera di Commercio di Venezia Rovigo per analizzare le misure adottate in fase di rinegoziazione con i creditori e le strategie che hanno permesso una ripresa più rapida del business. La ricerca basata sull’incrocio dei dati contenuti nel Registro Imprese e lo studio dei documenti legali, presentata oggi al Campus scientifico di via Torino a Mestre, con l’obiettivo di analizzare gli scenari contenuti nel nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza in vigore da agosto 2020 e capire in quale modo superare i momenti più difficili senza pregiudicare irrimediabilmente il business, grazie anche al supporto delle Camere di Commercio. Su 224 imprese esaminate, 136 hanno adottato un piano di ristrutturazione per la continuità del business (41 in continuità diretta e 95 indiretta) mentre 88 sono finite in liquidazione. “I risultati evidenziano chiaramente alcuni interventi che possono velocizzare il risanamento del business di un’azienda in crisi – spiega Ugo Rigoni, Dipartimento di Management di Ca’ Foscari -. Dimostrano come le aziende capaci di contenere la dispersione degli asset aziendali e di preservare i posti di lavoro riescano a offrire ai creditori maggiori tassi di recupero dei loro crediti”. “La ricerca offre valide e preziose indicazioni operative e finanziarie ai manager delle imprese, ai loro creditori e ai professionisti che seguono le procedure per rendere più agevole la soluzione alla crisi d’impresa in un’ottica di risanamento del business e al contempo di maggior recupero del credito – commenta Giuseppe Fedalto, presidente Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

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