“Adotta uno scolaro” il progetto partito nel 2006 per aiutare in maniera gratuita i bambini immigrati a imparare l’italiano dal prossimo anno scolastico si aprirà anche agli studenti connazionali «bisognosi di un accompagnamento non solo linguistico». Lo ha dichiarato a Palazzo Celio la presidente della commissione Pari Opportunità Raffaella Salmaso nel corso dell’incontro di chiusura del progetto di questa annualità. Nei suoi 11 anni di vita il progetto ha coinvolto complessivamente 1763 allievi, sommando nei due lustri di riferimento il reinserimento di 460 insegnanti a riposo che in modo del tutto gratuito hanno accompagnato questi ragazzi e 181 scuole per 90 istituti comprensivi. Nacque da un’idea dell’allora assessore Guglielmo Brusco e del responsabile della Caritas diocesana don Dante Bellinati per sostenere i docenti nella prima accoglienza, integrazione ed istruzione dei bambini stranieri delle prime classi delle elementare e medie che non conoscevano l’italiano, partì nel 2005-2006. «Adotta uno scolaro – ha ripreso Raffaella Salmaso – costruirà un qualcosa di nuovo aprendosi anche ai nostri bambini bisognosi e cercando di proporlo anche in quelle zone, bassopolesine, in cui non è mai entrato». I numeri di quest’anno portano a 116 i ragazzi coinvolti per una quarantina di docenti e una dozzina di scuole. «Da nessuna parte – ha ricordato Antonio Zordan – esiste un progetto simile basato sulla gratuità degli insegnanti ai quali l’unico omaggio consegnato è oggi un libro».