“Il rilancio non solo a livello locale, ma nazionale, dell’Ospedale Codivilla Putti di Cortina è una realtà che procede a grandi passi. Che diranno ora i gufi che, per anni, hanno raccontato la bugia che la Regione voleva chiuderlo, anche dopo la delibera del marzo 2017 con cui definimmo il cammino che ora si concretizza? Se avessero un po’ di dignità dovrebbero tacere per sempre”. Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, per lungo tempo fatto oggetto di polemiche, con tutta la Giunta, con l’accusa di voler affondare la struttura sanitaria cortinese, commenta le buone notizie sull’iter di rilancio, con la firma tra la Società concessionaria GVM Cortina Srl e l’impresa Emaprice, che dà il via a lavori per 18 milioni di euro, da consegnare in 900 giorni. “Non dobbiamo perdere, né si perderà un minuto – aggiunge Zaia – al punto che, proprio ieri, in Giunta regionale abbiamo approvato l’accreditamento a GVM Cortina Srl del Padiglione Putti, dove importanti attività proseguiranno durante i lavori al Padiglione Codivilla, con 18 posti letto di medicina generale, 4 di Punto di Primo Intervento, e 12 ambulatori dedicati a tutte le più importanti specialità”. “La soddisfazione per aver portato avanti un’operazione complicatissime e delicata – prosegue il Governatore – è purtroppo pari al dispiacere di aver dovuto assistere, mentre lavoravamo per la sanità cortinese del futuro, ad un susseguirsi incredibile di bugie, fake news, allarmi campati in aria che è difficile derubricare a sola disinformazione e innescano la tentazione di pensare alla malafede”. La “svolta” è avvenuta in pochi giorni: la scorsa settimana è stata siglata la convenzione con GVM Cortina Srl che ha assunto la gestione a partire da ieri; mercoledì scorso è avvenuto il formale trasferimento del possesso dall’Ulss 1 Dolomiti a GVM; ieri, infine, la consegna lavori. “Sta nascendo – dice Zaia non senza orgoglio – un nuovo fiore all’occhiello della sanità veneta, con un occhio anche alle grandi manifestazioni sportive che aspettano la Regina delle Dolomiti. Parte del nuovo ospedale sarà fruibile già per i mondiali di sci del 2021, e per le Olimpiadi del 2026 atleti, delegazioni, sportivi e turisti troveranno, tra le tante cose, anche un’assistenza sanitaria d’eccellenza. A pochi metri dai campi di gara e dagli hotels. Una best practice mondiale. Senza contare la qualità dei servizi offerti e la caratterizzazione nazionale come struttura riabilitativa d’eccellenza”.