Sanità, il Governo “rimanda’’ la Regione

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Brutte notizie per la Regione Veneto. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato e deliberato di impugnare la legge della Regione Veneto, la numero 12 del 27 maggio scorso, relativa alle disposizioni di adeguamento in materia di politiche sanitarie e di politiche sociali. Secondo il Governo talune disposizioni si ponevano in contrasto con la normativa statale, violando gli articoli 3 e 117 della Costituzione. L’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, nel darne notizia si è detta invece convinta delle scelte della Giunta Zaia. “Per quanto mi riguarda, ritengo necessario ricorrere in ogni sede opportuna a difesa di quanto sancito dalla nostra legge impugnata dal Governo’’.
Tutte le disposizioni impugnate – evidenziano i tecnici della Regione – sono finalizzate ad attenuare la grave carenza di medici di medicina generale e di personale medico che affligge i servizi di emergenza-urgenza e che si è drammaticamente aggravata negli ultimi tempi, al punto da fare addirittura preconizzare la chiusura di intere strutture con la conseguente compromissione del diritto dei cittadini di accedere ad un servizio fondamentale.
Si tratta di una situazione che, come è ben noto, non riguarda la sola Regione Veneto ma tutte le Regioni d’Italia. A tal proposito il Coordinatore della Commissione Salute con nota del 23 giugno 2022 indirizzata al Ministro della Salute e al Ministro dell’Economia e della Finanze ha formulato un documento (approvato da tutte le regioni) contenente una serie di proposte di misure legislative urgenti ed indifferibili necessarie per affrontare le criticità che riguardano in particolare i servizi di Emergenza-Urgenza. Si tratta di disposizioni volte, da un lato a rendere più attrattiva sotto vari profili (economici, organizzativi, previdenziali) l’esercizio della professione presso tali servizi, e dall’altro ad estendere la possibilità di reclutamento del personale superando i rigidi criteri di accesso nei concorsi per la disciplina di “Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza”.