«Per ora è solo un’indiscrezione, ma ho motivo di ritenerla fondata: i dati forniti dal Ministero alla Conferenza Stato Regioni rischiano di non essere corretti: potrebbe essere stato contato due volte l’organico di potenziamento assegnato per tutta Italia, il che avrebbe viziato il dato reale sulla presenza degli insegnanti sui territori, aumentando il numero delle carenze. Uso il condizionale ma chiedo una verifica urgentissima. Se così fosse ogni calcolo fatto finora sarebbe da buttare». Lo sottolinea l’assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan, dicendosi «sempre più preoccupata da una situazione che ha le caratteristiche per gettare nel caos l’inizio dell’anno scolastico». «Mancano solo pochi giorni – fa notare Donazzan – e in Veneto continuano a mancare 468 docenti rispetto al minimo vitale per partire bene. Il Ministero – aggiunge – non ha finora mai risposto alle sollecitazioni e alle richieste di incontro del Veneto e delle altre Regioni italiane, denotando mancanza di rispetto istituzionale, e seminando confusione e incertezza tra famiglie e insegnanti, molti dei quali non hanno ancora un incarico, non per colpa dell’Ufficio Scolastico Regionale, ma per la siderale distanza che purtroppo permane tra il Ministero e la realtà dei territori. A tutta questa situazione – conclude – si aggiunge la profonda disinformazione di esponenti parlamentari che sembrano dimenticare la realtà dei territori dai quali sono stati eletti».