Che cosa farò da grande? Quali sono le mie abilità e le mie inclinazioni? Quale indirizzo scegliere? Quali sono le professioni più richieste? Quali le opportunità nel mio territorio? Dove posso trovare un servizio di consulenza che mi aiuti a scegliere la scuola o la professione del mio domani? Sono le domande ricorrenti dei ragazzi e delle famiglie ad ogni snodo del percorso scolastico. Da oggi in Veneto c’è uno strumento in più che aiuta a scegliere: è il portale della Regione Veneto dedicato all’orientamento (www.orientati.org) presentato in anteprima agli operatori dell’informazione dall’assessore regionale Elena Donazzan all’istituto Algarotti di Venezia (diretto da Concetta Franco), affiancata dal direttore dell’Area capitale Umano Santo Romano, dal responsabile della direzione regionale Istruzione Massimo Marzano e da Emilia Leopardi Barra, amministratore delegata di Edulife, l’azienda veronese che nell’ambito del progetto regionale sull’orientamento ha sviluppato l’interfaccia informatica. Il portale e l’omonimo programma a sostegno delle attività di orientamento dei giovani (#Orientati) è un’idea della Regione Veneto che ha investito 2,3 milioni di risorse Fse per sviluppare attività in grado di aiutare i giovani a fare le scelte più opportune nel campo della scuola, della formazione e del lavoro, soprattutto nei momenti di transizione. Articolato in sei aree tematiche (“Che cosa farò da grande?”, “Conosci il mercato del lavoro”, “Esperienze di orientamento”, “Eventi regionali”, “Scopri le reti id orientamento” e l’Area riservata per gli operatori) il portale, pensato dai giovani per i giovani, fa parte del più ampio progetto, avviato nel 2017, che coinvolge sul territorio regionale 17 reti territoriali che erogano servizi di orientamento. Le reti sono partecipate complessivamente da 775 organizzazioni, pubbliche e private, quali scuole, organismi di formazione, ITS Academy, Università, servizi al lavoro, Comuni, ed offrono – grazie al sostegno finanziario della Regione – laboratori fisici e virtuali, eventi e giornate di orientamento, servizi di autovalutazione, sportelli di orientamento e servizi di consulenza personalizzata. Le attività di orientamento delle 17 reti venete hanno già coinvolto circa 23.000 giovani (con l’obiettivo di raggiungerne almeno 30.000 entro fine anno), circa 600 insegnanti e operatori e un migliaio di famiglie. “Il nostro è un progetto coerente e capillare – ha spiegato l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan – che cerca di rispondere in modo omogeneo, in tutto il territorio regionale, alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie di scegliere un percorso formativo e un progetto di vita adeguato alle proprie capacità/aspettative e alle opportunità del mondo del mondo del lavoro, e uno strumento per gli insegnanti e per le scuole, per ridurre la dispersione scolastica. Anche se in Veneto il tasso di dispersione è inferiore alla media nazionale, ogni insuccesso rappresenta un costo, personale e per la collettività.