Secessionisti, slitta tutto un giudice è stato ricusato

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È stata rinviata al 26 giugno la decisione del rinvio a giudizio sui secessionisti lombardo-veneti perché è stata sollevata da un legale di un imputato la ricusazione del giudice. «Risulta che il giudice nella precedente udienza si è rivolto alla procura chiedendo di ripensare il capo di imputazione. Nel momento in cui il giudice si muove in questo senso viola i criteri costituzionali dell’imparzialità», ha spiegato l’avvocato Renzo Fogliata, legale che difende Flavio Contin e Stefano Ferrari, e che ha presentato l’istanza di ricusazione del giudice. Ora la decisione sulla ricusazione del giudice spetterà alla Corte d’Appello. Più di 500 persone, con bandiere della Liga Veneta e striscioni contro lo Stato, hanno manifestato all’esterno del palazzo di giustizia di Brescia dove c’è stata l’udienza preliminare a carico di 48 seces sionisti lombardo veneti. I 48 sono finiti nell’inchiesta bresciana che aveva fatto luce su un progetto dei secessionisti di occupare piazza San Marco a Venezia a bordo di un Tanko, una sorta di carro armato realizzato in un capannone nel Padovano. Gli imputati sono 48 e per 13 di loro il pm Carlo Nocerino ha chiesto il proscioglimento, mentre per gli altri il rinvio a giudizio.

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