Di fronte alla pubblicazione della legge di conversione del DL per rafforzare la sicurezza sul lavoro e il contrasto al sommerso, il mondo delle micro, piccole e medie imprese dell’edilizia rappresentato da Confartigianato, a livello regionale e provinciale, conferma la propria contrarietà. “Che la patente a crediti non sia la soluzione ma solo una penalizzazione inutile per le MPI lo dicono i fatti – afferma Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto –. Nella tragedia di Firenze di qualche mese fa, ad esempio, le aziende coinvolte non avrebbero perso un solo punto, visto che erano attestate SOA. Restiamo pertanto contrari ad un meccanismo inutile, farraginoso e pieno di incertezze e lacune applicative che rischia di non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni sul lavoro”.
“A maggior ragione oggi – aggiunge Devis Zenari, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – che è stato chiarito come il provvedimento interessi non solo le imprese edili ma tutte quelle che entrano in cantiere: installatori, manutentori del verde ecc. La mancata estensione dell’esenzione per chi possiede la qualifica di Mastro Artigiano parimenti all’attestazione Soa, che non risolveva il problema ma lo mitigava un po’, ci fa preoccupare perché sembra che tutta l’attenzione del Legislatore sia orientata unicamente nei confronti delle piccole e medie imprese artigiane. Non è inoltre possibile prevedere sanzioni che sospendono l’attività a seguito dell’accertamento di malattie professionali del dipendente, perché questo comporta, non solo una responsabilità di cantiere attuale per infortunio, ma anche una responsabilità futura sullo stato di salute del personale che deve comportare valutazioni su tutta la carriera dei lavoratori e non basarsi solo sull’ultimo impiego”.
“La sicurezza è per noi una priorità fondamentale – aggiunge Zenari – ma non può essere garantita da un decreto legge o, peggio, attraverso la burocrazia. Servono certamente regole chiare e applicabili senza dubbi interpretativi, vanno coinvolti gli Enti Bilaterali, costituiti tra le organizzazioni imprenditoriali e i sindacati dei lavoratori; si deve lavorare sulla prevenzione e sulla formazione, va garantita l’applicazione corretta dei contratti collettivi nazionali e dei contratti integrativi regionali di lavoro del settore e promosso l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità”.
Per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro, Confartigianato Imprese Veneto sta lavorando al nuovo progetto promosso da SicurForm, che prevede simulazioni ispettive attraverso visite in cantiere da parte di tecnici adeguatamente formati, che mirano a individuare e risolvere potenziali rischi e pericoli, riducendo così il numero di incidenti.