Sul futuro dello stabilimento Socotherm di Adria vigilerà anche la Regione Veneto, d’intesa con azienda, parti sociali e amministrazione comunale. Questo l’esito del tavolo istituzionale convocato dall’assessore regionale al Lavoro e condotto dall’Unità di crisi aziendale, riunitosi a Venezia su istanza delle organizzazioni sindacali. Al vertice hanno partecipato i vertici aziendali di Sochoterm, multinazionale del rivestimento tubi per oleodotti e acquedotti che da anni ha i suoi stabilimenti nella zona industriale di Adria, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della chimica, Confindustria Venezia-Rovigo e il sindaco di Adria.
I rappresentanti sindacali hanno espresso le preoccupazioni dei lavoratori per il fermo dell’attività della sede polesana, dove i circa ottanta dipendenti sono in cassa integrazione da febbraio, e per la situazione del mercato internazionale, fortemente condizionato dal crollo del prezzo del petrolio e dallo stop negli investimenti infrastrutturali delle società petrolifere e di idrocarburi. Uno scenario che sta determinando l’azzeramento delle commesse per quelle aziende, come la Socotherm del gruppo Shawcor, che operano a servizio del mercato del gas e del petrolio.
Dopo ampio confronto tra le parti il gruppo multinazionale ha affermato il valore strategico del sito produttivo di Adria e l’intenzione di mettere in campo ogni iniziativa utile al fine della valorizzazione dello stabilimento e delle competenze professionali dei lavoratori.
L’azienda, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, ha convenuto sull’opportunità di mantenere attivo il tavolo regionale di monitoraggio, che tornerà a riunirsi in autunno, in base alla richiesta delle parti.