SPACCIO SMART AL PARCOGIOCHI CON I CELLULARI

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Lo spaccio passa anche tramite i telefonini, oggetto culto da cui i ragazzi non si separano mai. Attraverso i cellulari chi vende sostanze stupefacenti ha gioco facile: basta un messaggino che annunci il proprio arrivo a Belluno dalle città della pianura veneta, con la roba in saccoccia, e il cliente si fa trovare all’appuntamento. Tra le location preferite dai più giovani vi è il parco Città di Bologna. Dinamiche, queste, raccontate ieri in tribunale dove a processo per traffico di droga è finito Abderrazzaq Er Rabiay, nato in Marocco nel 1997.Uno di questi episodi è stato raccontato da due agenti delle Volanti che hanno pizzicato distributore e consumatrice. Lui norda­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­fricano ma residente a Cornuda, lei invece bellunese del capoluogo. «La ragazza – hanno ricordato gli agenti – ci ha raccontato di essere stata contattata dal distributore via messaggio. Le ha fatto sapere che in un determinato giorno a seguire sarebbe venuto a Belluno e che avrebbe avuto qualcosa per lei. Ma lei, che in passato aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, ha rifiutato l’incontro. Così lui ha insistito, cercando di vendere al meglio ciò che aveva da proporre». Così la giovane ha desistito e quell’11 novembre 2015 si presentò all’appuntamento.

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