La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore allo sport, Cristiano Corazzari destina complessivamente 650mila euro in politiche concrete dedicate alla diffusione dello sport. Nello specifico sono stati stanziati 200mila euro per incentivare l’avvicinamento allo sport non agonistico e aumentare il numero di giovani che praticano attività motoria in modo organizzato ed altrettanti 200mila a sostegno di iniziative sportive, che coinvolgano direttamente atleti diversamente abili. Il “bando per la concessione di contributi a favore della pratica sportiva degli atleti con disabilità” è rivolto a soggetti avente sede legale e/o operativa in Veneto, affiliati ad una Federazione Sportiva Paralimpica e/o Disciplina Sportiva Paralimpica e/o Ente di Promozione Paralimpico, regolarmente iscritti al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. “Con questa iniziativa intendiamo sostenere l’attività motoria nella fascia di età più a rischio in termini di sedentarietà, quella dei 6-18 anni, promuovere il senso di appartenenza, la condivisione dei valori dello sport, il successo e la realizzazione personale – spiega l’assessore regionale allo Sport -. Inoltre, intendiamo sostenere iniziative sportive dedicate ad atleti diversamente abili, perché lo sport educa ai valori autentici della vita, allena ad affrontare le difficoltà e fornisce gli strumenti per poterle risolvere, insegna a rialzarsi e riprendere la corsa”. La domanda di contributo può essere presentata entro il 24 febbraio 2020, utilizzando i moduli pubblicati sul sito internet www.regione.veneto.it, sezione bandi-avvisi-concorsi. “Fino al 2 marzo è possibile presentare domanda di contributo anche per un terzo bando legato all’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi – conclude l’Assessore . In attuazione del Piano esecutivo annuale per lo sport 2020 abbiamo stanziato in bilancio ulteriori 250mila euro per favorire questo tipo di progettazione: un impegno che conferma la volontà di questa Amministrazione regionale di sostenere tutte quelle iniziative che possano generare ricadute economiche e sociali e che siano fattori di crescita e di rilancio del territorio veneto”.