Una ventina di studenti delle scuole medie superiori del veneto hanno trascorso l’ultima settimana di vacanza estiva partecipando al campo-laboratorio “Il Giardino della legalità”, sistemando a Campolongo Maggiore (Pd) il parco di quella che fu la villa di Felice Maniero, per un progetto di l’alternanza scuola-lavoro che si concluderà sabato 9 settembre con una festa aperta all’intera cittadinanza del centro del padovano a suo tempo noto per essere il cuore della Mafia del Brenta e che oggi ospita negli spazi confiscati a Maniero un incubatore di impresa dedicato ai giovani. Gli studenti sono stati ospitati a palazzo ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dove hanno partecipato ad una tavola rotonda sulle Mafie nel Nordest.“Questi giovani hanno dedicato una settimana ad affrontare le tematiche della legalità e della lotta alla mafia”, ha spiegato Bruno Pigozzo vicepresidente del Consiglio regionale, “ Questi giovani sono un investimento anche per le Istituzioni”. Dopo aver sottolineato la drammaticità dell’infiltrazione mafiosa nel Nordest, rammentando a titolo esemplificativo la cinquantina di incendi dolosi che in Veneto hanno colpito aziende del settore dei rifiuti nonché la comprovata presenza della malavita organizzata in comparti strategici come quello agroalimentare, Pigozzo ha ribadito come “il tema della legalità deve diventare pane quotidiano non solo nei comportamenti dei singoli, ma anche nell’attività di formazione ed educazione della scuola nonché in tutti gli ambiti della Pubblica Amministrazione se vogliamo che la lotta alla criminalità e all’illegalità diventi impegno e patrimonio di ciascun cittadino”. A Pigozzo ha fatto eco la consigliera regionale Francesca Zottis (Pd) coordinatrice della tavola rotonda.