sui binari sotto i teli bianchi selfie, il gioco dell’orrore

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Due drappi bianchi immobili, ben stesi sui binari, a un passo dalla piccola stazione di Lancenigo di Villorba. A chiamare il 112 un residente della zona che ha fatto intervenire i carabinieri. La scena aveva qualcosa di surreale. L’uomo ha visto i due giovani che si sono fermati in mezzo ai binari ed hanno aspettato. D’un tratto, da sotto quel lenzuolo è spuntato un braccio con un telefonino, posizionato nell’inconfondibile modalità selfie. La scena si è fatta poi concitata: i carabinieri, intervenuti sul posto, puntano i fari, gridano. Due ragazzi si sfilano dai teli e fuggono nel nulla. Un rapido racconto in caserma di quanto avvenuto ed ecco che l’allarme blue whale, la terribile balena blu, risuona per la prima volta nella Marca. Quei due ragazzi stavano immortalando per il loro curatore (la mente nera che accompagna gli adolescenti al suicidio) il superamento di una delle prove imposte dal macabro gioco che porta alla morte? Di risposte, ora, non ce ne sono. Forse scatterà una delle tante indagini che stanno riempiendo le Procure di mezza Italia. Tutte hanno la stessa intestazione: “Blue whale, istigazione al suicidio”, denuncia contro ignoti. Le indagini sono in corso. E Treviso ha aggiunto un nuovo tassello a questo rompicapo internazionale. Si pensa ad un “contagio” delle folli regolo della Blue Whale.

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