Sui Colli Berici spunta all’improvviso un anfiteatro romano. Ci sono le statue, i gradoni, le colonne, persino un laghetto. Peccato solo che, di quest’opera, nessuno sapesse nulla. Sembra essere sbucata all’improvviso, all’insaputa dell’amministrazione e pure dei residenti di Arcugnano. Che ci fosse qualcosa di strano qualcuno lo aveva intuito: gli abitanti di località Fontega sostengono di aver notato, nei mesi scorsi, un gran via vai di camion e di essersi chiesti come mai quel traffico e quel trambusto improvviso. Il sospetto è che si tratti di un abuso edilizio, tanto che il sindaco Paolo Pellizzari ha disposto accertamenti ed indagini raccogliendo carte e documenti che ha poi inviato in Procura. L’amministrazione comunale è venuta a conoscenza del “ritrovamento archeologico” solo pochi mesi fa, dopo che negli uffici era pervenuto l’esposto di un privato, al quale se n’è aggiunto un secondo. «L’ipotesi – sostiene il primo cittadino di Arcugnano – è che siano stati eseguiti i lavori senza aver ottenuto i relativi permessi». «Abbiamo anche cercato di approfondire – ha concluso Paolo Pellizzari – gli aspetti storici ma non abbiamo trovato alcuna traccia di un anfiteatro nella nostra zona». A creare ancora più scompiglio, infine, è stato un comunicato diffuso nei giorni scorsi con l’annuncio dell’arrivo dell’archeologo Maurizio Tosi.