Il presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, interviene in difesa del sistema e replica alle parola del premier, che sul problema delle Popolari aveva calato il carico. «Abbiamo messo il sistema bancario in sicurezza – ha dichiarato il capo del governo -, ad esempio con l’operazione sulle banche popolari, per evitare gli autentici scandali che si sono registrati e che spero portino ad avere dei responsabili. Non devo essere io a giudicare ma mi auguro che le azioni di responsabilità si facciano. Ogni riferimento al Nordest è puramente voluto». Ma Sforza Fogliani non ci sta. «Renzi – esordisce Sforza Fogliani – ha detto che se la sua riforma delle Popolari si fosse fatta 25 anni fa, quello che è successo alle Popolari non ci sarebbe stato. Ma a parte il fatto che la conversione obbligata in Spa ha riguardato Popolari in piena efficienza (la maggior parte) e tre Popolari in tutto non a posto coi conti, e a parte anche che i conti disastrati li hanno avuti anche (e in maggior numero) Casse di risparmio già convertite in Spa (quindi, il voto capitario non c’entra), a parte questo il premier non s’è accorto che la sua dichiarazione significa semplicemente dire che, prima di lui, il ministero del tesoro (cui spetta anche di sorvegliare le banche) non c’era».