Ha incassato per 22 mesi la pensione della suocera morta, poi l’Inps ha effettuato la segnalazione e l’uomo è finito sotto inchiesta per indebita percezione di erogazioni da parte dello Stato. La pensionata in questione, come riporta il quotidiano locale Trentino era morta l’11 luglio 2014, ma i mille euro della pensione, più l’accompagnatoria hanno continuato a finire nelle tasche del genero, un uomo di 54 anni, originario di Castello Tesino, in Trentino, che viveva nel padovano e aveva il conto cointestato con la suocera. Di fronte alla richiesta di rinvio a giudizio ora il difensore dell’uomo, che era finito sul lastrico a causa del periodo di crisi che aveva mandato all’aria la sua falegnameria, ha proposto un percorso di riparazione sociale e una rateizzazione per ripagare il debito con lo Stato. Tanto più che il Comune non avrebbe segnalato all’Inps il decesso e che il genero e la figlia dell’anziana l’avevano accudita fino all’ultimo, per poi trasferirsi a Castello Tesino, finiti sul lastrico.