Trasparenza e legalità nei campi

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Foto Matteo Corter - Lapressecronaca Milano 27/03/2012 Il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli in Sala Alessi a Palazzo MarinoNella Foto Giancarlo Caselli

Vendemmia e raccolta di frutta e verdura nei campi hanno dato lavoro a 22.225 stagionali regionali nel terzo trimestre 2020, di cui 13.140 nella provincia veronese. Sono i dati di Coldiretti Veneto e Verona che rilevano un incremento di quasi 1.500 unità a livello regionale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La novità è la forte incidenza della nazionalità italiana impiegata nei campi, fenomeno legato alla vicenda della pandemia che ha di fatto bloccato ingressi dall’estero offrendo possibilità professionali alla manodopera locale. L’indagine è stata presentata durante l’incontro online su Rendiconto Sociale dell’Inps Veneto organizzato per commentare la crisi economica conseguente l’epidemia di Covid-19.

Da luglio fino a settembre la campagna ha garantito occupazione ad operai specializzati, meccanici e collaboratori che si sono presi cura degli animali nelle stalle, ma soprattutto dipendenti a tempo determinato che hanno assicurato la produzione delle tipicità regionali vanto del Made in Italy nel mondo.

A tal proposito Coldiretti Veneto e Verona condannano i gravi episodi di sfruttamento di manodopera in campagna, portati alla luce dalle indagini delle Forze dell’ordine tra le province di Vicenza e Verona e ribadiscono che non c’è posto per chi si pone fuori dalle regole e dalla legge, oltre che dal rispetto per i lavoratori e il lavoro. Coldiretti ricorda inoltre che proprio in Veneto è stato siglato un protocollo della legalità tra Regione e parti sociali. Si tratta di uno strumento che prevede controlli e promuove la cultura della trasparenza e della legalità.

I controlli delle autorità, con i casi venuti alla luce in queste ore, – continua Coldiretti – evidenziano ancora sacche oscure dove il malaffare si insinua. Nonostante il grande impegno di contrasto i furbetti continuano ad agire contro la dignità umana.

Ricordando la qualità e lo stile di vita ispirato al Made in Italy Coldiretti sottolinea l’impegno nella costituzione dell’Os­servatorio contro la criminalità nell’agroalimentare presieduto dall’ex Procuratore Giancarlo Ca­selli, avvenuta nel 2014. In tal senso Coldiretti Veneto rispedisce al mittente le accuse rivolte al mondo agricolo: “Marcio è chi approfitta del bisogno dei lavoratori e delle imprese, non le imprese agricole che – lo dimostrano i numeri – assumono regolarmente i lavoratori e garantiscono cibo sicuro e di qualità alle famiglie venete e italiane”.