C’è l’operaio che mette in vendita per 800 euro mobili vecchi ma alla fine ci rimette soldi. C’è la bella ragazza che mentre prova una bicicletta in vendita della Trek da 600 euro, la carica su una macchina e scappa con un complice lasciando con un pugno di mosche in mano il proprietario. C’è il libero professionista che vuole avviare un’attività di trading on line e perde la cauzione dopo essersi registrato su una piattaforma fasulla. Questi sono solo alcuni casi di raggiri in rete avvenuti nell’ultima settimana in provincia di Treviso. Le truffe on line stanno spopolando nella Marca e le forze dell’ordine stanno in questi giorni ricevendo numerose denunce. Si calcola che le segnalazioni dei truffati raggiungano anche picchi di 60 in un mese, molte delle quali non hanno seguito perché risalire ai truffatori registrati su server esteri diventa un’impresa impossibile. Quando si fanno affari sul web, le precauzioni da prendere non sono mai abbastanza.