La Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario finanziario presieduta da Pierferdinando Casini ha iniziato il suo lavoro con le prime importanti audizioni. Considerato quanto accaduto alle due popolari venete e agli istituti toscani, non poteva non emergere un grande sistema collusivo pieno di atti fraudolenti e attività occulte. Il capo del dipartimento della vigilanza bancaria di Bankitalia Carmelo Barbagallo, ha tentato con le unghie di difendere gli uomini di palazzo Koch, che avrebbero dovuto vigilare sul sistema bancario. Secondo Barbagallo le irregolarità riscontrate sono state immediatamente segnalate all’autorità giudiziaria. Crudele impietoso ma assai veritiero invece è quello che ha detto Angelo Apponi direttore Consob. Senza tanti giri di parole e peli sulla lingua ha parlato di collusioni illegali studiate e mirate in maniera sistematica e fraudolenta. Volte ad occultare la verità al mercato e quindi agli azionisti e aa stessa autorità di vigilanza. In particolare le due banche venete si sono ben guardate secondo Apponi dall’arrivare alla quotazione in Borsa evitando così l’attenzione e i controlli dei poteri di vigilanza della Consob. Permettendosi un’infinità di atti fraudolenti nei confronti dei risparmiatori e degli azionisti. Come partenza non è male. Vedremo cosa ci riserveranno le prossime puntante della commissione parlamentare presieduta da Casini.