Con due distinti provvedimenti la giunta veneta, su proposta del vicepresidente Gianluca Forcolin, ha approvato i criteri e le modalità per l’assegnazione e l’erogazione di contributi per un importo complessivo di oltre 6,3 milioni di euro da destinare per l’anno 2016 in parte per la fusione di comuni, la costituzione, l’avvio e l’ampliamento dell’esercizio associato di funzioni fondamentali nella forma dell’Unione di Comuni, dell’Unione montana e della Convenzione tra Comuni, e in parte per il sostegno alle spese di gestione e di funzionamento per l’esercizio associato tra comuni di una pluralità di funzioni e servizi. Su entrambi i provvedimenti è stato acquisito il parere della competente commissione consiliare. «Gli interventi normativi statali – sottolinea Forcolin – hanno posto a carico dei Comuni di ridotte dimensioni demografiche l’obbligo dell’esercizio in forma associata di tutte le funzioni fondamentali, tramite Unioni di Comuni e Convenzioni. La Regione del Veneto ha affrontato il tema dell’inadeguatezza dimensionale e organizzativa propria dei piccoli Comuni con la legge regionale n. 18 del 2012 promuovendo e incentivando la costituzione di gestioni associate tra i comuni e in particolare attraverso l’istituzione e lo sviluppo delle Unioni di comuni. La definizione della dimensione territoriale adeguata richiede l’impegno di tutti i comuni veneti, anche non obbligati, per un riordino complessivo della governance territoriale».